Descrizione
LP - GF - ITALIA - 1986 - CGD - CGD 45001 - INNER SLEEVE - EX - / EX -
2° STAMPA ITALIANA CON COPERTINA APRIBILE
Ippopotami è il 16° album di Roberto Vecchioni, pubblicato dalla CGD nel 1986.
È sicuramente uno dei suoi dischi meno apprezzati dal pubblico, il quale contribuisce al divorzio artistico tra Vecchioni e Michelangelo Romano, co-autore di alcuni brani dell'album. Buona parte dei titoli sono mutuati da famose pellicole cinematografiche.Nella canzone che ne dà il titolo si polemizza contro i trasformisti e i rampanti della scala sociale, paragonati al mammifero dall'aspetto goffo ed eccessivo. La stessa traccia, dalla inusuale durata di nove minuti, è legata a un intermezzo strumentale, che sviluppa il tema della della canzone precedente, e dove Vecchioni si limita a recitare alcuni versi.In Nel regno di Napoli c'è la dicotomia tra la nobiltà che comandava a Napoli al tempo della dominazione straniera e la miseria del popolo. La lingua francese e il dialetto napoletano si mescolano rappresentando le due classi, nobiltà e miseria, agli antipodi benché presente nella stessa città, contrasto rafforzato anche dalla contrapposizione degli avverbi "quelquefois" ("talvolta" in francese) e "sempe" ("sempre" in napoletano). La canzone è edita come unica traccia, e suddivisa in tre parti i cui titoli sono presi da celebri opere teatrali ambientate a Napoli, divenute poi anche dei film. La prima e la terza di queste presentano la medesima melodia; la seconda, "L'oro di Napoli" è cantata dai Piccoli Cantori di Nini Comolli.
È sicuramente uno dei suoi dischi meno apprezzati dal pubblico, il quale contribuisce al divorzio artistico tra Vecchioni e Michelangelo Romano, co-autore di alcuni brani dell'album. Buona parte dei titoli sono mutuati da famose pellicole cinematografiche.Nella canzone che ne dà il titolo si polemizza contro i trasformisti e i rampanti della scala sociale, paragonati al mammifero dall'aspetto goffo ed eccessivo. La stessa traccia, dalla inusuale durata di nove minuti, è legata a un intermezzo strumentale, che sviluppa il tema della della canzone precedente, e dove Vecchioni si limita a recitare alcuni versi.In Nel regno di Napoli c'è la dicotomia tra la nobiltà che comandava a Napoli al tempo della dominazione straniera e la miseria del popolo. La lingua francese e il dialetto napoletano si mescolano rappresentando le due classi, nobiltà e miseria, agli antipodi benché presente nella stessa città, contrasto rafforzato anche dalla contrapposizione degli avverbi "quelquefois" ("talvolta" in francese) e "sempe" ("sempre" in napoletano). La canzone è edita come unica traccia, e suddivisa in tre parti i cui titoli sono presi da celebri opere teatrali ambientate a Napoli, divenute poi anche dei film. La prima e la terza di queste presentano la medesima melodia; la seconda, "L'oro di Napoli" è cantata dai Piccoli Cantori di Nini Comolli.
Sogni d'oro - 5:18
Indiscreto - 1:41
Aimez-vous Chopin? (Una serata normale) - 5:12
Oltre il giardino - 2:23
Chiari di luna - 5:53
Ippopotami - 9:06
Notturno - 4:00
Nel regno di Napoli
Miseria e nobiltà - 3:10
L'oro di Napoli - 3:31
Le voci di dentro - 1:14